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Respira un po’ d’aria fresca. Papà, quando compreremo una macchina nuova? Quando inizierai a lavorare. Dhriti, esiste un mondo anche al di fuori del tuo telefono. Devi alzare la testa e guardarlo. Sta sempre a chattare con i ragazzi. Zitto, stronzo. Ehi! Che termini sono? Ma stiamo scherzando? Bada a come parli davanti a me. Papà. Se entrassi in un’azienda di informatica, potresti comprare anche tu un’auto nuova. Perché fai questo lavoro? Perché non si lavora tanto negli impieghi statali. -Non è così, papà? -Davvero? Ti ho mandato una richiesta d’amicizia. Perché non l’hai accettata? Non sei un mio amico. Sei mio padre. Ha paura, papà. Se accetta la tua richiesta, scoprirai tutto sui suoi ragazzi. Stronzo. Cos’è successo? Niente. -Cos’hai detto? Ripetilo. -Niente, amico. Dillo, ! Cos’è successo? Non usare questi termini. Lascia stare, ci sono dei bambini in macchina, non vedi? Ti lascio stare per i tuoi figli. Ragazzo, fai calmare un po’ tuo padre. Razza di ! Perché non l’hai detto? Sapevo quale parola avresti urlato. Perché hai paura, papà? Lo dico? Tu, faccia da culo! ! Chiudi. -Cos’hai detto? -Niente. Dillo, cos’hai detto? Fermo! Sei pazzo? Se la mamma lo scopre, ti chiude nella tua stanza. E poi darà la colpa a me, dicendo che te l’ho insegnato io. È il colmo. Vai in una scuola prestigiosa e usi parole così volgari. Che differenza c’è tra te e quel motociclista? Vuoi essere come lui da grande? Da grande picchierò tutti. Ehi. I finestrini sono chiusi e non sta entrando aria fresca. E tu ti stavi scusando con quello sfigato. Anche se era colpa sua! Te lo dico. Il dottore ha sbagliato e ci ha dato il figlio di qualcun altro. Il mio vero fratello, poverino, starà crescendo in un’altra famiglia. Ecco. Che fate? Che succede? Smettila, Atharv! -Ok, fate pure. -Ti uccido. -Basta. Fermi. -Basta. Ecco. Posso lasciarvi al cancello della scuola? No. La macchina non è così brutta. Voi non sapete quanto siete fortunati. Io facevo quattro chilometri in bici ogni giorno per andare a scuola. Sì, e la nonna attraversava il fiume a nuoto. Ragazzini ingrati. ! Sto arrivando! Non rompermi le palle!
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