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Ma sentilo. Beh, dovrebbe darmi o sterline. Dopo vi offro da bere. Così va meglio. Per l’amor del cielo, sbrigatevi o qui finisce male. Sali dietro e chiudi bene la porta. Non lasciare che il cane scappi, a qualunque costo. Siamo arrivati? Sì, ci siamo. Spero che abbia i soldi in casa. È troppo tardi per incassare un assegno. Fine della nostra brillante serata. Beh, se siamo al verde possiamo vendere i nostri corpi alla facoltà di chirurgia. Un’altra delle mie battute, me le ruba sempre. Voi aspettate, torno subito. Vieni, cagnolino, qui c’è la tua nuova casa. Aspettami! Qui ci sono solo tafani e sterco di vacca. Sta rovinando la campagna. Ehi, tieni gli occhi aperti mentre vado a innaffiare l’erba. Va bene. Baba! Salve, posso aiutarla? Oh, abbiamo portato un cane. Il signor Counham lo sta consegnando. Oh, salve! C’è una scuola femminile qui? Uh, io sono Miss Brennan. Questa è la mia amica, Miss Brady. Beh, sarà meglio che vada a vedere il signor Counham. Ehi, perché non mi hai aiutata a trattenerlo? Come? Potevi fargli vedere una gamba, o il paesaggio, o altro. Non sei proprio capace di attirare gli uomini. E tu sei una svergognata. Sei solo gelosa. Di una stupida come te? Tappo. Pertica! Ah, sei piatta. Tu hai le curve nei posti sbagliati. E tu non ne hai proprio. Grazie, signor Counham. Arrivederci, signor Gaillard, e molte grazie. Dai, salta su, mia bella. Che fretta c’è? Non c’è fretta, ma sali lo stesso il più velocemente possibile. Non perdiamo tempo. Hai chiuso bene lì in fondo? Bene. Come si chiama? Uh, Eugène Gaillard. Beh, mi ha dato i soldi. Già, e a noi nemmeno un bicchiere d’acqua. Scommetto che è uno straniero. Cosa fa? Fa un po’ di tutto. Ha scritto un libro sui selvaggi dell’Africa. Credo ci abbia vissuto. Oh, usciamo da questo obitorio. Non ci sei già stata abbastanza? Tenera è la notte. Che razza di titolo. Teneri sono i miei piedi, che mi stanno uccidendo. Oh, sta zitta. Beh, sono al negozio qui accanto a vedere le liquidazioni. Non voglio essere mandata all’isola del diavolo per non aver indossato le mutandine. Prendo questi due, grazie. Li metta sul mio conto. Oh, salve, come sta il suo cane? Molto bene, grazie. Le piacerà, questo. È malinconico. Sì, ne ho letti altri dello stesso autore. Buon divertimento. Oh, salve. Io ci sono abituata. Devo dirle cosa mi è successo una volta alle corse di Killarney. Kate non c’era. Ho incontrato un uomo, lui mi guarda e mi dice: “Ti voglio sposare”. E poi, la mattina dopo, scendo le scale ed eccolo lì. E mi dice:”Sei un’infermiera o qualcosa del genere? II volto mi sembra familiare”. Ma lei parla sempre così? Vuole unirsi a noi per una tazza di tè? Beh, devo incontrare un uomo. Per un cane? Venga. Va bene, una tazza veloce. Noi ci prendiamo sempre un tè, quando andiamo a fare shopping. Fa tutta la differenza, non crede? Bertie dice che ha scritto sui selvaggi. Selvaggi? Beh, non ho sempre vissuto qui. Ho scritto alcuni libri. Davvero? E ne sta scrivendo uno ora? Quindi sei un cosmopolita. Un senza casa. No, non ora. Sto facendo delle traduzioni per un editore americano. America? Ecco dove volevamo andare. Quando eravamo a scuola, avevamo scritto a Gary Cooper. “Caro Gary Cooper,” iniziava. “Ti ammiriamo molto e abbiamo rispettivamente gli occhi blu e verdi. Ti preghiamo di mandarci dei soldi per andarcene di qui.” E chi di voi li ha verdi e chi blu? Lei li ha blu. Era un convento, pensa te. Emozionante. Quindi siete educande. Indossate medaglie e santini? Lei ne è ricoperta. Non è vero. Quanto tempo siete state là? anni. E saremmo ancora lì, se non fosse stato per me. Un giorno, in cappella, ho avuto questa grande idea. “Farò in modo che la madre superiora ci espella”, ho pensato. Così ho preso questa immagine sacra, e l’ho lasciata dove la sorella l’avrebbe cercata, e dietro ci ho scritto che Padre Darcis Beh, io Vorrei sentire il seguito, ma devo andare. Di già? Temo di sì. Arrivederci. Arrivederci. Il ghiaccio è rotto. Desidera altro, signora? No, grazie. Caro signor Gaillard, grazie per il tè che ci ha offerto l’altra settimana. Lo abbiamo gradito molto. Baba ed io pensavamo di invitarla a nostra volta mercoledì prossimo. Ci troveremo nel solito bar alle . Speriamo che possa venire. Sua Kathleen Brady. Sì? Salve. Salve. Spero che non sia venuto apposta, a Dublino. Beh, non mi capita tutti i giorni di essere invitato per un tè. Baba si scusa per non essere venuta, ma ha un terribile mal di testa. Oh, mi dispiace. Si accomodi. Cosa prende? L’ho invitata io. Beh, vorrei un tè e del pane tostato. Oh, può avere i fagioli sul pane tostato. No. Dunque, tè e pane tostato per due, e qualche pasta, per favore. Pane tostato imburrato? Sì, grazie. Bene. Vive tutto solo in quella grande casa? Non esattamente. C’è una donna che viene ogni tanto. Mi racconta tutti i pettegolezzi, e mi cucina il bacon con il cavolo. Un giorno le ho detto che mi piacevano bacon e cavolo, e da allora non mi prepara altro. Quando ero in convento ci davano spesso il cavolo, ma un giorno ci trovai una lumaca, e non volevo mangiarlo. “Mangia il cavolo”, mi disse la suora. “Oh, c’è una mosca, sorella,” le dissi, perché’ non volevo dire