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“Addio.” Guarda. “Caro Amore, addio.” Che cosa dovrei dirgli? È una lettera d’addio. Già. Perché non lo avvicini dicendo che non la accetti? Che non si sbarazzerà di te così. Digli che Giochi non possiamo scegliere chi amiamo e chi ci ama. Digli che tu sei dentro di lui, sei in ogni cosa, che gli piaccia o no. E se lui lo accetta, allora forse Giochi non lo so. Forse riuscirà a ritrovare la sua vita. Piangono i morti. I cani. Piangono i morti e comprendono benissimo la morte. Mi hai definito una tigre di carta. Nella tua lettera. Hai detto che sono patetica. Non ricordi? Hai fatto una tirata sull’impiegatuccia Giochi Io scambio, la tigre di carta. Non è passato tanto tempo. Come sa certe cose? Morte Chi è lei? A chi hai scritto? Ho scritto alla Morte. Piacere di conoscerti. Incantato, immagino. Lo so. Tanta gente scrive all’Universo. Quasi nessuno riceve una risposta. Ma tu sì, perché volevo dirti che ti sbagli. Non sono un’impiegatuccia che esegue gli ordini. Ho deciso io di non fare quello scambio. Non ti darò retta. Io non ti insegno il tuo mestiere. Per favore, tu non insegnarmi il mio. Con chi parla quell’uomo? È un tipo strano. Non ci pensare. A volte la gente fa cose sciocche. Mi vedono solo quando arriva la loro ora. Stai tranquillo, non è la tua ora. Volevo restituirti questa e chiarire le cose tra noi. Io sono veramente la Morte. Mi ha creduto. Ti dico che mi ha creduto. Fantastico. È stato spettacolare. Mi sono lanciata senza rete. Un’interpretazione alla Grotowski. In puro stile Stella Adler. Ah! Grazie dell’occasione. Sì. Sei un uomo gentile. Figurati. Mi ha creduto. Non esagerare.” Ma ne aveva bisogno. Glielo ho letto negli occhi. Chi erano la donna e il bambino? La detective e il nipotino. Davvero? Ha detto niente di me? L’ha definito un buon lavoro. “Buono”? Cioè? Anche il cavolo è buono. No, no. Fantastico. Ha detto: “Ha reso possibile l’impossibile.” Dovrei pagarti io. Mi riferirono che Trevor aveva preparato la valigia e aveva detto che andava a casa. Ero furiosa. Ma lui dormiva e non potevo parlargli. Quale infermiera promette a un bambino di cinque anni, in punto di morte, che andrà a casa? Gli rimanevano pochissimi globuli bianchi. Era tanto fragile. Chi era stato tanto crudele? Chi aveva potuto farlo? Io do di matto, è ovvio. Urlo contro il personale, voglio venirne a capo. Alla fine Trevor si sveglia, mi avvicino a lui. La sua piccola valigia blu è ancora sul bordo del letto. Lo guardo e gli chiedo: “Chi te l’ha detto, tesoro? “Chi ti ha detto che potevi tornare da noi?” E lui cosa risponde? “Nessuno, mamma. “Non torno da noi. “Vado a casa.” Morì quattro ore dopo. Ciao. Ciao. Cerchi il gruppo di sostegno Piccole Ali? Sì. Tu sei? Howard. Howard? Vieni. Accomodati. Hai perso un figlio, Howard? Sì. Maschio o femmina? Femmina. E come si chiamava? Non importa. Howard. Non sei costretto a rispondere. Non sei neanche costretto a parlare. Resti con noi? Per favore. Grazie di averlo raccontato. Lo apprezziamo. Grazie. Qualcuno ha altro da dire? Come mai stasera hai deciso di entrare? Ti ho visto fuori. Una sera stavo per invitarti a entrare, ma non volevo scoprire le tue carte. Scoprire le mie carte? Sì. Non volevi incasinarmi la mano? Infatti. Come ti chiami? Madeline. Piacere. Mia figlia si chiamava Olivia. È morta di un raro tumore cerebrale, il glioblastoma multiforme, in breve GBM. Aveva sei anni. Tua figlia come si chiamava? Va bene. Non rispondere. Non voglio torturarti. Grazie. È per via delle feste? Per questo sei entrato stasera? Tanti cominciano a venire da noi durante le feste. No. Perché stasera? Credo Giochi Vorrei guarire la mia mente. Hai perso una figlia. Non guarirà mai. Spero che tornerai. Salve. Contratti e accordi firmati. Grazie. Ha detto niente? Chi, Howard? No. Ci ha creduto, fidati. Bene. Rimanda me. Raffi è troppo impetuoso. E Amy è emotiva. Dopo di me, cosa resta? Ha scritto tre lettere. Ma la Morte è più vitale del Tempo. Sì. Dà valore al Tempo. Forse è meglio che faccia io tutte le parti. I neogenitori sono i consumatori che danno più redditività. Target ha un algoritmo che prevede le gravidanze delle clienti. Prima hai detto di non star bene. Sei malato? Sono malato. Molto malato. Stai per morire? Come tutti. Sì, ma tu stai per morire adesso. Simon. Racconta. Cosa c’è che non va? Cosa c’è? C’è che il male si è ripresentato poco prima che nascesse mio figlio. C’è che ogni giorno corro una maratona per fingermi in salute. Ecco cosa c’è. L’hai detto a qualcuno? No? Solo a un’attrice insistente che conosco appena. Che male è? Mieloma multiplo. L’ho combattuto a anni, poi ancora a . Ma non è mai scomparso. Si è riformato ed è diventato più forte. Quindi la guerra è finita? La guerra è finita. I tuoi affari sono a posto? Per niente. Per questo ti ho assunto. Già devo lasciare la mia famiglia, non voglio che restino al verde. Mi ha creduto. Howard. Mi ha creduto. Ehi. Scusa. No, non toccare. Non capisco il domino. Non c’è un tabellone per giocarci o un canestro per lanciarle. Già Giochi Hai sbagliato posto, credo. Sono nel posto giusto, Howard. Già. “Tempo, dicono che guarisci tutte le ferite, “ma non che distruggi ciò che esiste di buono al mondo. “Che trasformi la bellezza in cenere.” Stronzate, Howard. Se l’Amore è creazione e la Morte è distruzione, io sono un territorio nel mezzo. Tu non capisci il Tempo. Nessuno lo capisce. Einstein ci è andato vicino definendomi un’illusione. Howard? Ehi Giochi Dirai di no, ma la Oneida Apparel ti vuole alla riunione. Scusa l’intrusione. Chiediglielo. Dai, chiedile se mi vede. Non verrò. Hanno insistito. Vogliono scaricarci Giochi Va bene. Fantastico. Sì. A dopo. Riprenditi la lettera. Ma perché mi hai scritto? Perché hai bisogno di me. No Giochi Non ho bisogno di niente da te. Tutti piagnucolate e vi lamentate. “Non c’è abbastanza tempo.” “La vita è breve.” E questa: “Ecco i capelli bianchi.” Un giorno è lunghissimo. Io abbondo. Sono un dono. Mentre stai qui a dire fesserie, io ti faccio un dono e tu lo sprechi. Per cosa? Che roba è? Ehi! Sai, dovrei essere io a scrivere lettere di rabbia. È stata la cosa peggiore che abbia mai fatto. Per me è stata la migliore.