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km/h. Ci stavano solo girando intorno. Dissi a Carroll che potevamo costruire una nuova carrozzeria per il telaio esistente della Cobra e che potevamo riuscire a farla andare più veloce. Ma dissi anche che sarebbe stata una cosa mai vista prima. E lui disse: “Che cavolo, non m’interessa che aspetto avrà, andrà più veloce?” E io risposi: “Credo di sì”. Non c’era tempo per farlo. Avevamo solo giorni per costruire quest’auto dalla prima bozza all’auto da corsa completa. Per essere pronti per Daytona. Se si voleva apportare una modifica a un’auto, si apportavano le modifiche e basta. Quindi si poteva sviluppare un’auto da corsa molto più velocemente rispetto a qualsiasi altra fabbrica. Finimmo l’auto e la portammo a Riverside. Appena uscita dalla fabbrica, l’auto era tre secondi e mezzo più veloce di qualsiasi altra nostra auto. Shelby battezzò l’auto col nome della gara per cui si stava preparando. La Daytona Continental. Quindi, da quel giorno, è sempre stata nota con il nome Cobra Daytona. Ovviamente, la nostra gara successiva era Le Mans. Avevamo due Daytona nella classe GT. Su tutte eravamo al ° posto, ma nella divisione GT eravamo primi con la Cobra guidata da Dan Gurney e Bob Bondurant. Gareggiano contro una delle Ferrari di punta. E sbaragliano questi piloti. È un’enorme vittoria quella del di Le Mans nella divisione GT, per Shelby e per la Daytona Coupe. Fu sorprendente che un gruppo di ragazzi da Venice, California, potessero arrivare qui e battere tutti quei costruttori di alta gamma. Non avevamo vinto. Le auto non erano arrivate al traguardo. Henry Ford II non era soddisfatto. Voleva qualcuno che dimostrasse di saper vincere. Carroll Shelby aveva vinto Le Mans come pilota. Aveva vinto Le Mans come costruttore con la Daytona Coupe. E fu dopo il ‘ che coinvolse Carroll Shelby per aiutare a sviluppare le auto. Ecco qualcos’altro che ci entusiasma: la nuova Ford GT. È stata progettata e costruita dagli ingegneri della Ford come un laboratorio su ruote per testare nuove idee e dimostrare le capacità della Ford nelle gare. Siamo stati incaricati di testare questa nuova auto e gareggiare a livello internazionale. La più grande preoccupazione per loro era la resistenza. Le gare da , ore sono molto faticose. Carroll Shelby sapeva già cosa fare prima di loro. Ricordo quando le due GT arrivarono nella nostra officina, con ancora montate le ruote a raggi che si stavano surriscaldando. Quindi Phil se ne occupò. Phil Remington è il miglior meccanico che abbia mai visto nella mia vita. Rem era come un pompiere alla ricerca di un incendio. Trovava soluzioni in fretta. Molti dei sottosistemi dei freni furono ridisegnati. Modificarono la geometria delle sospensioni, il motore, fecero tutto ciò che poterono nel breve tempo a disposizione prima di Daytona. Ken Miles era il pilota di prova. Praticamente testava e sviluppava la maggior parte delle auto. Era un ingegnere prima di andare da Shelby e prima di aprire il suo business. Ken Miles la guidò per primo e non gli piacque affatto. Poi la guidai io, ma non era agevole da maneggiare. Quindi la portai indietro e spiegai a Remington i problemi. Allora sistemò le altezze giuste e la sospensione, cambiò gli ammortizzatori e regolò il tutto. Ogni volta che ci lavorava, migliorava sempre più. Quarantatré auto, dall’Europa e provenienti dall’America inizieranno la Daytona Continental chilometri. Le GT arrivano a Daytona nel . Shelby aveva avuto meno di due mesi per rendere vincenti queste auto. La gara è cominciata. All’inizio della gara, Bob Bondurant alla guida di una GT supera Surtees, pilota di una Ferrari. Arrivati alla seconda curva, andavo a km/h. E tra me e Surtees c’erano auto. L’auto andava alla grande. Pensavo: “L’abbiamo aggiustata e ha funzionato”. Con tutte le modifiche apportate da Remington e Ken e anche da Carroll Smith Radio Riuscirono a far andare l’auto molto veloce. Guai alla terza curva. Rodriguez sta rallentando a uno stop sulla pista. Le gomme europee della Ferrari scoppiarono facendo a pezzi l’estremità posteriore e la batteria. Questa fu la prima gara che