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Può trattarsi di disgusto, e va bene. Può trasformarsi in adorazione. Ma è innegabile che, da un punto di vista emotivo, accade qualcosa quando osserviamo uno scontro. C’è un’idea connessa al mondo pugilistico secondo cui trovare uno sfogo fisico alle proprie emozioni… CRIMINOLOGA, RICERCATRICE E SCRITTRICE …esercita attrattiva sulle persone. Noi umani non vogliano che questo istinto a combattere si manifesti nella vita quotidiana. Non vogliamo scontri nelle grande aziende o negli uffici della contabilità. Non ne vogliamo. Lo sport è il luogo deputato all’esercizio di questi istinti. Il ruolo dell’enforcer ci insegna che la natura umana tende ad avere un desiderio innato di veder fare giustizia, qualsiasi sia la sua espressione. Una cosa che ci piace vedere in ogni aspetto della società, non solo nell’hockey. È un conflitto. Gli sport di contatto fisico ruotano attorno a esso. L’eroe e il cattivo sono due facce della stessa medaglia. Basta che indossino una maglia diversa e noi tifiamo per l’uno o per l’altro. Se nessuno ti offende, ti dice che fai schifo, che sei una merda, e che sei un femminuccia, allora non hai fatto bene il tuo lavoro. A Toronto, quando diedi una lezione a Tie Domi, fui fischiato da tutti, e fu bello. Pensai: “Sono cresciuto tifando per i Leaf e ora loro mi fischiano.” Credo sia la bellezza dello sport. Poter guardare qualcuno che difende l’onore della propria città nella sicurezza di un posto da dollari. Abbiamo trasferito l’istinto di gruppo di combattere fino alla morte trovando uno sfogo completamento nuovo per quell’istinto. Lo sport. Si dice che la diffusione degli sport di massa sia stata resa possibile solo grazie a mezzi come la o la TV. E grazie allo sport possiamo esercitare quell’istinto senza ucciderci a vicenda. Ma quegli antichi istinti non sono scomparsi. Nella violenza troviamo la nostra identità. Nella violenza troviamo la nostra unità. E chi è ai margini della società spesso diventa un eroe. Questo elemento cambia continuamente a seconda del pubblico, da come i media dipingono