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In un luogo molto, molto oscuro. Ma non bevevo e mi drogavo per colpa dell’hockey. Non c’entrava niente. Bevevo e mi drogavo perché ero un alcolista e un tossico. Avevo un problema. Le droghe e l’alcol ebbero su di me un effetto diverso rispetto a chi non aveva niente per cui combattere. McGrattan dei Coyotes in riabilitazione per abuso di sostanze Quando mi sono disintossicato a Phoenix, per due mesi non sono uscito di casa. E ho deciso di voler tornare a giocare. Sono ormai passati sette . Ma non c’è un solo giorno in cui… Non mi dimentico mai a che punto ero arrivato e dove l’alcol e la droga possono portarmi. Si hanno spesso pensieri contraddittori… La realtà non sempre è bianca o nera. I media dipingono gli enforcer in vari modi. Si prova a definire che cosa sia un enforcer. Ma ogni definizione è solo un’etichetta che non racconta mai tutta la storia. Ogni persona è diversa. Non si tratta di decidere se gli scontri siano un bene o un male. O di capire se gli enforcer siano scagnozzi o premurosi gentiluomini. Bisogna comprendere l’ampio quadro generale. Ma ai media piace ridurre tutto a un titolo e semplificare le cose. Dicono che, se bandissimo le risse, nello sport non ci sarebbero più problemi. Ma la realtà è che ci sono altre problematiche da risolvere forse più gravi di quella degli enforcer e della questione della violenza nell’hockey. LE COMMOZIONI CEREBRALI Oggi, più che in passato, un idea precisa di quanto questo gioco possa essere pericoloso e di quali siano i suoi effetti a lungo termine. Ora, in ogni sport, le commozioni cerebrali sono viste in modo diverso. Che si tratti di baseball, di football o di calcio. Nel calcio si verificano migliaia di commozioni. Ma, finalmente, vengono classificate. Negli ultimi dieci , giocare come enforcer è stato abbastanza strano con tutte le prove relative ai rischi che si corrono che sono state pubblicate cambiando la prospettiva su quanto accade nello sport. Specialmente in relazione agli enforcer e alle risse nella . A tutti piace vedere un atteggiamento competitivo, ma ci sono vari punti di vista, concezioni diametralmente opposte e la questione non è mai completamente chiara. Una commozione cerebrale è un danno al cervello. Quando studiavo medicina, non era considerata in questo modo. NEUROCHIRURGO, ESPERTO DI COMMOZIONI CEREBRALI E D AL CERVELLO Era ritenuta qualcosa di molto più banale. Il danno biomeccanico che provoca la commozione è un’accelerazione rotazionale. Se la mia mano sinistra è il cranio e quella destra il cervello, l’oscillazione del cervello nel cranio rientra nelle accelerazioni rotazionali. Ed è l’oscillazione a causare il danno cerebrale. Le commozioni cerebrali possono portare alla degenerazione del cervello. Si verifica quella che chiamiamo CTE, cioè un’encefalopatia traumatica cronica. E questa porta alla demenza, a un significativo declino delle capacità mnemoniche, e a gravi mutamenti della personalità. Se uno che segue lo sport in modo occasionale leggesse qualche articolo scritto dai media sull’hockey penserebbe che il % delle commozioni sia imputabile alle risse in campo.