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le Ferrari vengono importate in America. Grazie a quella vittoria, grazie a Luigi Chinetti, tutto ha inizio e il business cresce negli Stati Uniti. A questo punto della loro storia, le famiglie Ford e Ferrari si trovavano molto distanti nel settore automobilistico. La nuova quattro porte berlina personalizzabile è un esempio perfetto di ingegneria equilibrata costruita in ogni modello della nuova linea del . Non ci sono curve a Detroit. Questo è il MidWest. Tutto è piatto e dritto. Il loro concetto di un’auto fantastica era quello di entrare in un salotto su ruote. Accendi l’auto che va per strada ed è molto comoda. Non è un’automobile sportiva. Il concetto di un’auto sportiva ben manovrabile non funzionò perché non ce n’era bisogno. Fuori sull’autostrada, la Ford del tuo futuro, con il suo centro di gravità basso e stabile, è un mezzo confortevole da guidare. Silenziosa come un sospiro e delicata come la brezza estiva. Le aziende automobilistiche non volevano competere in innovazione. Volevano competere in pubblicità e marketing e, per farlo, volevano competere nelle cose che la gente sapeva riconoscere come lo stile e la potenza dei cavalli. La competizione era spietata riguardo alla potenza dei cavalli. Nella testa degli adulti, forse non avrebbe condotto a una guida più spericolata. Ma nella testa dei giovani? Sedici, , anni? A Detroit erano tecnologicamente fermi in termini di risparmio di carburante, facilità di riparazione, e soprattutto, sicurezza, freni e gomme migliori. Non penso che i fan sportivi di oggi possano immaginare quanto fosse violento questo sport negli anni ‘ e ‘. La morte era quasi di routine nei circuiti da corsa. L’incidente peggiore di corse d’auto avvenne a Le Mans nel . Tutto sembra andare liscio, quando arriva lo schianto a km/h. La Mercedes di Levegh si schianta ed esplode. Grandi pezzi dell’auto finirono sulla tribuna gremita di gente. Circa persone morirono, incluso il pilota. A quel tempo, quando salivi in auto come pilota, immagino che dovessi essere pronto a morire perché c’era una grande possibilità che non saresti sopravvissuto alla gara. Sfortunatamente, penso che fosse il “valore aggiunto” allo spettacolo di Le Mans. I circuiti non erano sicuri. Le auto non erano sicure. Se facevi un brutto incidente, l’auto sarebbe bruciata. Arrivando da Tertre Rouge a Le Mans, per esempio, c’è una lunga fila di pioppi. A quei tempi la loro idea di sicurezza era dipingerli di bianco fino ad altezza testa così i fari avrebbero illuminato i pioppi bianchi. Poi appoggiavano una balla di paglia sul primo albero. C’erano piloti che guidavano auto ad oltre km/h sul rettilineo e non indossavano le cinture. Metà dei piloti non indossavano la cintura a causa del pericolo di esplosione. Avrebbero preferito saltare fuori o essere lanciati fuori, piuttosto che rischiare l’esplosione. Sono stato coinvolto in sei esplosioni in anni. Prendevano sempre fuoco. Non c’era bisogno di schiantarsi. Stavi guidando e Radio esplodevano. Eddy Sacks, Dave MacDonald. Molti altri bravissimi piloti persero la vita nelle esplosioni. Ogni anno ci si aspettava che forse un pilota su quattro facesse un grave incidente e che alcuni morissero. Ed era la normalità. I proprietari e i meccanici della scuderia non se ne preoccupavano molto e dicevano: “Se sei un pilota, fai parte di un business pericoloso, che peccato”. Le Ferrari erano le peggiori. Voglio dire, queste auto Radio Non pensavano affatto alla sicurezza, e se un pilota lo faceva notare, facevano finta di niente. La Ferrari non stava facendo niente di diverso da tutte le altre case automobilistiche. Ma stavano facendo di più. Mio padre mi diceva sempre di non diventare troppo amico del pilota. Perché un giorno sarebbe morto. La storia di quegli anni è una tragedia. La Mille Miglia era una gara per tutta l’Italia. Nel c’erano cinque Ferrari. Una di queste è guidata da un pilota di nome Alfonso de Portago. Quasi all’inizio della gara, gli si buca una gomma. Finisce su un gruppo di spettatori. Portago e il suo copilota muoiono. Circa dieci persone tra il pubblico muoiono e, tra queste, cinque sono bambini.

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