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risse, ti colpiranno, ti opereranno a entrambe le spalle, ti romperai il naso e le mani ma, alla fine, giocherai nella ,” non avrei avuto alcun dubbio. Non vorrei mai qualcosa di diverso. Non cambierei niente. Ho giocato nella per dieci . E la cosa mi sembra notevole. Guardandomi indietro adesso, non so se lo rifarei. Perché è stata una strada molto lunga da seguire. Ma per il ruolo di enforcer, per tutte quelle risse, per come mi sono sentito a giocare da professionista, lo rifarei, al %. Rifarei tutto senza alcun dubbio. Amavo farlo. Al cento per cento. Senza dubbio. Forse sei uno spirito, uscito dal secchio. Sei nero e stupido. Non hai un nome. Tutti hanno un nome, tranne i giganti. Vedi, lui non piange. Mia madre mi ha chiamato Naii. Lei si chiama Golbesar … e lui è Ooshin. Come ti chiami tu, allora ? Dimmi il tuo nome. Di dove sei? Chi sei tu ? Sei scappato via, o sei stato abbandonato ? All’inizio, pensavo che ti eri perso. Se vuoi dei fagioli vado a farli. Salirei lì se avesse le ali ! E non sei venuto dal cielo, no ? Sei solo apparso. Mamma ! Oh ! Mamma ! Io vengo da molto lontano. Non so dove mi trovo. Sono in Iran o in un’altro paese ? Non capisco la tua lingua. Ti prenderai cura di me. Io non sono ancora cresciuto. Ma ho dei genitori. Mia sorella che era alta così. Oh mio Dio, che cosa è successo ? Un giorno mi sono svegliato. Avevo fame. Mio padre si era alzato per la colazione. Il pavimento si era mosso. E c’era un gran rumore di una macchina. La mamma pregava. Non riuscivo a sentirla. C’era fumo nero ovunque. Mia sorella, che era alta così … si era persa nel fumo. La mamma era in fiamme e bruciava. Papà alzò le braccia al cielo. E sprofondò nella terra. Sono corso a scuola. Il nostro insegnante era schiacciato tra le pareti. Perché non hai preso Bashu ? Ora mi cercano nell’altro mondo. Mi sono perso, mi sono perso. Cosa succede, cara Naii ? Oh, zia, sono rimasta sola. Il mio uomo sta cecando un lavoro. Tornerà presto. I bambini hanno bisogno di un padre. Da dove è arrivato questo pezzo di carbone ? Nessuna lettera ? Nessuna lettera. Sono passati più di venti giorni. Prima ne passavano di meno ? No, ci volevano più di venti giorni. Non essere impaziente. Hai del sapone ? Due bar. Chi è quello ? Sembra un pezzo di carbone. Perché mi guardi così ? Sta’ zitto! Fermo ! … Lui è con me. E’ un tuo parente ? Non ho parenti. Se lo lavo, tornerà di nuovo chiaro. Quindi prendi questo sapone. Andiamo ! Mamma … Hei ! Questa si chiama “ascia”. Come la chiami, eh ? Come la chiami ? Ascolta, “ascia” ! Come la chiami ? “Forno”. Ascia. Forno. Come ? Forno. Come lo chiami questo ? E’ del pollo, come lo chiami ? Halelu. Come lo chiami ? Halelu. Va bene, ho capito. Questa si chiama “bambola”, come chiami questa? Come ? Questa si chiama “bambola”, tu come la chiami ? Alos. Alos ? Alos, è con questa che si gioca. Ora seguimi, questo è un pomodoro. Un pomodoro, pomodoro. Pomodoro, tamata. Come ? Tamata ? Questo è un … secchio. Come ? Secchio. Soton. Soton. Secchio. Questo è il “riso”. Come lo chiami questo ? Berenj. Cosa ?