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Ma questa vacanza a Kyoto è stata una bellissima idea. Sono felice di essere venuto. Gli esseri umani non si accontentano mai. Mi sarebbe piaciuto fare un salto anche a Nara. Avremmo dovuto viaggiare più spesso insieme, no? È il nostro ultimo viaggio insieme. Quando sarai a casa, avrai un sacco da fare. Tua zia ti sta aspettando. Speriamo di riuscire a trovare un posto sul treno. D’ora in poi sarà tuo marito a portarti in viaggio. Vedrai che avrà cura di te. Cosa c’è? Che succede? Io voglio rimanere con te, padre. Non voglio andare da nessuna parte. Non voglio viaggiare con un altro. Sono felice così, io. Nemmeno il matrimonio potrebbe rendermi più felice. Non troverei una felicità più perfetta. Non voglio cambiare. Sì, ma lo sai anche tu che No. Tu sposati pure se vuoi, papà. Permettimi di rimanere con te. Ti voglio tanto bene. La tua sola presenza mi dà gioia. Non chiedo altro. Fammi restare. Non mandarmi via. Ti prego, papà. Il matrimonio non potrà mai farmi avere una gioia più grande di questa. Ti sbagli. Capirai anche tu. Tuo padre ha già anni e la sua vita si sta incamminando verso la fine. La tua invece sta iniziando ora. Una vita che tu e Satake dovrete costruire assieme. Per farlo devi avere accanto una persona giovane come te. È un mondo ormai troppo lontano dal mio. Non è altro che il naturale susseguirsi delle stagioni della vita umana. Il matrimonio non vuol dire felicità assicurata sin dall’inizio. Non pensare che la felicità sia un dono che la natura elargisce ai giovani sposi. La felicità non aspetta sulla porta di casa. È una cosa che bisogna conquistarsi attimo per attimo. Il matrimonio non è la felicità. È la base di partenza per una nuova vita assieme. Questa è la felicità vera e completa. Spesso occorre spendere un anno per trovarla, magari o o . La felicità si raggiunge faticando assieme. Questa è l’unica vera strada per diventare marito e moglie. Anche tua madre non era felice quando ci siamo sposati. Abbiamo dovuto affrontare tanti problemi, per anni. Più di una volta l’ho sorpresa in lacrime in un angolo della cucina. E poi siamo maturati assieme. Avevamo fiducia l’uno nell’altro. Abbiamo imparato a volerci bene. Tutto l’affetto che hai per me, a partire da ora, dovrai donarlo a Satake. Mi hai capito? Da questo verrà la tua futura vera felicità. Mi capisci, vero? Hai capito? Sì. Mi dispiace, sono stata egoista. Bene. Sono contento che tu abbia capito. Il mio egoismo è imperdonabile. Sono felice che tu abbia capito ora. Non avrei potuto farti sposare senza prima essere sicuro che tu capissi davvero questo. Ora sei pronta, so che saprai costruire la tua felicità. Sarete una bella coppia. Sì. Tu e Satake. Non vedo l’ora di sapervi insieme. Vedrai che il peso dei tuoi dubbi di oggi sarà presto dimenticato. Mi dispiace per averti fatto preoccupare. Ma no, pensa solo a trovare la tua felicità, va bene? Sì, lo farò. Sono certo che lo farai e sarai felice. Non ho dubbi. Ho molta fiducia in te. Ce la farai. C’erano dei nuvoloni ieri sera. Temevo che avrebbe piovuto. Per fortuna è arrivato il sole. Sono sollevato. E voi dove andrete in viaggio di nozze? A Yugawara. Davvero? Anche Noriko ha scelto Yugawara. Sa se alla stazione hanno gli autobus? Sì, e anche i taxi. Professore, la vogliono di sopra, se vuole può salire ora. Arrivo subito. È già truccata e stanno finendo ora di vestirla. Vada a vedere quant’è bella sua figlia. Certo che ci vado. Sarà una sposa meravigliosa. Fratello, è pronta. Le macchine? Pronte. Ah, sì? Permesso. Permesso. Allora, sei pronta? Noi andiamo avanti. Certo, prego. La borsa la porto io. Grazie. Cara, hai il tuo ventaglio, vero? Sei bellissima, sai? Vorrei che tua madre potesse vederti ora. Pensi di andare? Sì. Così possiamo fare senza fretta. Non hai qualcosa da dire a tua figlia? No, ci siamo già detti tutto. No? Allora, Noriko cara, andiamo. Padre mio, ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me in questi anni. Cerca di essere felice e di diventare una buona moglie. Sii felice. E ricorda di dare gioia al tuo sposo. Sì. Allora, andiamo. Aya, un altro? Sì. È il terzo. Fino a cinque li reggo bene. Una volta ne ho bevuti sei, ma poi sono crollata. Non mi dire. Ecco qua. Ho visto sua figlia, era qui col prof. Onodera. Sì, lo so. Com’è cresciuta, ero stupito. Non viene oggi? L’abbiamo appena salutata alla stazione, si è sposata oggi. Davvero? Allora, se ne è andata? Le mie congratulazioni. Grazie. Arrivederla. Dove saranno in questo momento? Nei pressi di Ofuna. Forse. Si sentirà piuttosto solo all’inizio. Spero di no. Mi ci abituerò. Che ne dici, vuoi il quarto? Sì. È vero, professore? È vero che si risposerà? Perché? Vede, Noriko era spaventata. Per lei quest’idea era davvero insopportabile. Professore, non lo faccia. Ci pensi bene, non lo faccia. Non le sembra? Allora? Vedi, se non glielo avessi detto cosa sarebbe successo? Lei è fantastico, sono impressionata. Non si preoccupi. Non si sentirà solo. Verrò a trovarla spesso, davvero. Certo, vieni pure quando vuoi, Aya. Ci può contare. Ah, che meraviglia. Il mio quinto, prego. Con questo, basta. Per favore, guarda che ti aspetto. Me l’hai promesso.